Maker Faire Roma 2015: Si è conclusa la tre giorni dedicata ai makers e alle loro invenzioni
Un esercito di makers ha invaso nei giorni scorsi i viali dell’Università “La Sapienza” a Roma per l’edizione 2015 della Maker Faire Roma, iniziativa che consente agli appassionati di tecnologia di presentare i propri progetti innovativi e mettere in mostra la loro creatività. Nata in California a San Mateo, nel 2006, la Maker Faire si è presto rivelata uno degli eventi di innovazione più importanti al mondo, replicato in città come New York, Orlando, Parigi, Berlino, Tokyo, Singapore, ed ha mietuto negli anni oltre 1,5 milioni di visitatori, di cui 90.000 nella scorsa edizione romana, con oltre 600 invenzioni in mostra.
Anche quest’anno la Maker Faire Roma è stata letteralmente presa d’assalto nei suoi tre giorni, dal 16 al 18 ottobre, da migliaia di visitatori, attratti dalle invenzioni di quella che si preannuncia essere la città del futuro, popolata di droni, stampanti 3D, microprocessori e soprattutto da inventiva ed ecosostenibilità.
Se vi state chiedendo chi sono i makers, sappiate che non sono soltanto inventori o appassionati di tecnologia, ma sono persone di ogni età e professione, che sviluppano le proprie idee con un approccio innovativo e allo stesso tempo pratico, improntato al “fare insieme” per creare soluzioni originali che rendano la vita più semplice. Oggi i makers sono una comunità internazionale che si scambia informazioni e conoscenze attraverso il web e i FabLab, veri e propri laboratori di idee dove si sviluppano le invenzioni anche partendo da software open source e, a detta di molti, saranno i protagonisti della prossima rivoluzione industriale.
Tra le novità della Maker Faire di quest’anno spicca certamente la House of Drones, una voliera per droni ideata da Tom’s Hardware e dal pilota professionista di droni Paolo Mirabelli, spazio dedicato ad attività sportive e didattiche ed animato da dimostrazioni di volo controllato tramite visori, con effetti spettacolari assicurati.
E, a proposito di droni, ha conquistato la Maker Faire il progetto “Droni by Art” promosso dall’IPSIA Galilei di Castelfranco e da Daniele Pauletto per promuovere l’arte tra i giovani; attraverso un mini-drone, come spiegano due studentesse del quarto anno indirizzo audiovisivi del Galileo, Anna Casagrande e Nicoletta Effah, una microcamera riprende in volo le bellezze artistiche delle città d’arte, come già sperimentato alla Biennale ed al Museo Archeologico di Venezia. Scopo del progetto è avvicinare i giovani all’arte, consentendogli di sperimentare il patrimonio artistico da un inedito punto di vista.
Non solo le arti figurative ma anche la musica può dare vita a progetti tecnologici interattivi, come dimostra Tacto, tavolo interattivo con una superficie dotata di sensori che raccolgono e traducono gesti ed azioni in suono, attraverso il contatto della pelle o il posizionamento di un oggetto. Realizzato da Officine Tesla, network di idee nato al Conservatorio di Milano e volto alla valorizzazione delle potenzialità artistiche e sociali del suono e della tecnologia, Tacto consente di trasformare azioni in musica ed è pensato per installazioni pubbliche ed eventi.
Curiosando tra le oltre 700 invenzioni esposte, non può certo sfuggire la più grande stampante 3D del mondo, l’italiana Big Delta Wasp, creata per costruire case velocemente e a costi ridotti, specie nelle zone svantaggiate, utilizzando materie prime reperibili in loco.
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E chi non ha mai sognato un robot tuttofare? A.R.G.O. (Assistente robotico alla giornata ordinaria) è un piccolo robot ideato da Stefano Graziosi ed Andrea Ripi, dalle considerevoli prestazioni meccaniche e capacità di carico, utilizzabile sia in ambito domestico che industriale e manovrabile sia in remoto da pc e webcam, sia in modalità automatica tramite videocamera. Ma un robot ormai può fare veramente di tutto e ce lo dimostra Lucy, il robot che, attraverso uno specchio motorizzato “cattura” la luce seguendo il sole dall’alba al tramonto, per illuminare la casa con la luce naturale, idea brillante (è proprio il caso di dirlo) di Diva Tommei, Alessio Paoletti e Mattia Di Stasi, il team di Solenica.
Insomma nei tre giorni della Maker Faire la tecnologia si è posta al servizio dei più vari ambiti del sociale, cercando soluzioni innovative a grandi problemi, come quello della comunicazione tra utenti sordociechi attraverso il sistema Parloma, basato sul trasferimento di segnali elaborati digitalmente e trasmessi al destinatario mediante un’interfaccia basata su braccia e mani robotiche antropomorfe low-cost. Sempre in tema sanitario, il Campus Biomedico di Roma ha mostrato alcuni prototipi tra i quali un esoscheletro per ridare mobilità a chi non può usare le gambe, una mano robotica che si integra al sistema nervoso e un’architettura che permette di lavorare su immagini diagnostiche muovendo le mani nell’aria.
Naturalmente le invenzioni sono tantissime e rispondono ad esigenze vecchie e nuove, ma il mondo dei makers non sarebbe lo stesso senza Arduino, una piccola scheda elettronica con un microcontrollore, alla base di molti dispositivi come controllori di luci, di velocità per motori, sensori di luce, temperatura, utilizzati per creare, ad esempio, prototipi di stampanti 3D. Da uno dei papà e fondatori di Arduino, Massimo Banzi, in collaborazione con Intel, è stata lanciata alla Maker Faire di Roma Genuino 101, un scheda ancora più facile da utilizzare ed in grado di realizzare prototipi di prodotti tecnologici elaboratori di dati, grazie al modulo Intel Curie. Siamo pronti a scommettere che sarà alla base di grandi invenzioni.
Queste sono soltanto alcune delle idee presentate alla Maker Faire Roma ed anche se l’evento si è concluso, possiamo affermare che la stagione delle idee innovative è ufficialmente cominciata e noi abbiamo prenotato un posto in prima fila….continuate a seguirci!
Per le opportunità di finanziamento imprenditoriale vedi anche >> Pillole di finanza agevolata – Ottobre 2015