Se pensiamo alla storia mediatica italiana degli ultimi 30 anni c’è sempre stata la professione “del secolo”, per il lustro in corso, dal calciatore, all’icona sexy e allo stilista che fa tendenza. E oggi la moda è arrivata in cucina! Basta citare qualche nome, dalla Clerici, alla Parodi, a Rugiati, per capire che oggi non si mangia solo col gusto ma con gli occhi. Addio al vecchio cuoco grasso e col grembiule sporco, oggi lo chef veste Armani, conosce le lingue, è il nuovo alchimista del sapore nella sua cucina ultramoderna e certamente si muove sotto luci patinate.
Fra le prime ad intuirlo c’è stata Sonia Peronaci, startupper d’eccezione, che con i suoi video ha colorato di “giallo zafferano” le pagine del suo blog che per la cronaca raggiunge circa 1.000.000 di utenti giornalieri!!! Ma cosa è davvero cambiato? Così ce lo spiega Carlo Cracco: “e’ un luogo comune quello che dice che per essere uno chef bisogna essere amanti della buona cucina e mangiare tanto. Io li smentisco. Per essere un buon cuoco bisogna essere creativi, curiosi e osservare attentamente.” Dunque largo alla creatività, alle idee che stravolgono ogni ricetta, tutti possiamo aggiungere l’ingrediente segreto che pone sul piatto la nostra firma, largo alla curiosità: bisogna cercare, sperimentare, osare e con youtube e instagram creatività e curiosità sono condite con l’immediatezza della fruizione e l’accessibilità da parte di tutti. Poi ci sono casi in cui i food blogger hanno utilizzato sapientemente anche i social network (vedi l’esempio). Non ci perdiamo in chiacchiere, buona visione, buon appetito e come dice Cannavacciuolo “Addioòs!!