Fonti d’ispirazione e metodologie creative per far nascere idee vincenti

In questo video-articolo, in estrema sintesi, vi proponiamo alcune delle nostre migliori “fonti di ispirazione” e alcuni approfondimenti sulle principali “metodologie” creative:

1) Come prima fonte di ispirazione mettiamo l’arricchimento delle nostre esperienze personali e delle nostre conoscenze attraverso il viaggio, la lettura, lo scrivere, il riflettere, il confrontarsi con realtà differenti, il donarsi gratuitamente agli altri, il coltivare gli hobby, ma anche l’osservazione della realtà e la capacità di “creare rete”. Anche Steve Jobs nel suo famoso discorso alla Stanford University ci parla dell’importanza “di unire i puntini” facendo tesoro delle proprie esperienze di vita, ci dice che prima o poi tutte le esperienze che facciamo (soprattutto nei settori che ci appassionano veramente) ci torneranno utili, anche se in un primo momento non riusciamo a vedere il disegno completo, utili anche a sviluppare idee creative creando innovazione.

2) Come seconda: l’ipotesi di strutturare il processo creativo in fasi. Partendo dal presupposto che creatività significa non solo creare nuove idee ma saper unire idee anche vecchie in modo originale e soprattutto utile, per sviluppare un processo creativo bisogna saper padroneggiare alcune tecniche. Secondo Graham Wallas, come viene descritto nel libro di Galgano “I sette strumenti manageriali della qualità totale” che utilizzai 14 anni fa per elaborare la mia tesi di laurea, il processo creativo si struttura nel seguente modo: preparazione, incubazione, illuminazione (e qui aggiungiamo anche la fase di contaminazione) e verifica.

La preparazione è la fase di ristrutturazione del problema, cioè bisogna attuare una scomposizione delle idee per analizzarle meglio, utilizzare simboli non verbali per favorire la creatività dell’inconscio, analogia cioè il potere di creare buone metafore per riconoscere similitudini o non similitudini, metodi euristici cioè la ricerca di teoremi applicabili al problema, le check list che sono un mezzo per forzare la mente a prendere in considerazione aspetti che invece potrebbe tralasciare. La fase di incubazione di un problema l’abbiamo provata tutti. I problemi si risolvono da soli con il tempo a volte basta una dormita e si trova una soluzione inaspettata quasi come se il subconscio lavorasse per noi. L’illuminazione è la soluzione al problema, il risultato del lavoro preparatorio e dell’incubazione. L’illuminazione può discendere da una ricerca diretta oppure può emergere spontaneamente.
La contaminazione è una fase fondamentale di scambio esperienziale, per rendere i processi maggiormente sistematici e per contaminare i diversi background dei proponenti. In questi anni di connettività esasperata è d’obbligo rendere giustizia all’apporto di questo nuovo approccio che crea dei luoghi di fermento creativo tipo silicon valley in cui ci si esercita e ci si predispone a farsi contaminare. La verifica è il “giorno del giudizio”, della razionalità e può essere intesa come elaborazione e revisione. L’elaborazione delle idee è la fase finale del processo creativo, può essere paragonata all’improvvisazione in musica, alla sperimentazione nelle scienze. La revisione è il paziente lavorio che trasforma una cosa grezza in un prodotto raffinato.

3) Come terza: l’utilizzo sistematico di tecniche creative. La più conosciuta è quella del brainstorming, letteralmente tempesta dei cervelli che consiste nel proporre idee di getto, senza alcuna censura favorendo una fertilizzazione incrociata tra idee dei partecipanti al gruppo. Questa tecnica è molto utilizzata non solo nel problem solving e nello sviluppo delle idee creative di business ma anche nello sviluppo di nuovi prodotti, nelle creazioni artistiche, nella gestione di processi aziendali ecc. Le altre tecniche sono il pensiero laterale, la tecnica della sinettica, della bionica, la tecnica delle mappe mentali, delle check list, dell’analisi morfologica, del creativity template. Per maggiori approfondimenti trovi molto su internet o meglio ancora visita un centro di creatività nella tua zona di appartenenza.   importante l’interscambio creativo e il contatto diretto con le persone.

4) Altra fonte arricchente sono i video di TED (Technology Entertainment Design) in cui viene messo in luce come lo stile di vita e la determinazione nel metodo possono influenzare l’ispirazione e la creatività, elemento fondamentale per chi vuole avviare un’impresa. TED è una assemblea mondiale annuale che si tiene a Monterey ed è dedicata alle idee: quelle che illuminano l’ingegno, quelle che migliorano la vita, quelle che ridanno speranza. Una carrellata di volti noti e meno noti che si alternano sul palco di questa grande rassegna da quasi trent’anni. Vi sono passati Bono Vox e i fondatori di Google (Page e Brin), Peter Gabriel e Al Gore, Bill Gates, imprenditori, fondatori delle migliori startup del mondo, matematici, direttori artistici, creativi, musicisti, fisici ecc. dal 1984 si presentano al mondo per esporre in meno di venti minuti come intendono “attivare il potere delle idee che possono cambiare il mondo”. Gli eventi TED vengono organizzati in tutta Italia. Il 26 Ottobre TED è a Lecce. Qui vi proponiamo un video di CHRISTIAN MEYER, il batterista di Elio e le storie tese. Negli ultimi due minuti è semplicemente strepitoso!!!

Condividi

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

sedici + uno =