Un’emozionante iniziativa, “dialogo nel buio”, per imparare che l’essenziale è invisibile agli occhi. Da bambini abbiamo imparato ad averne paura, oggi lo riscopriamo un nostro alleato: stiamo parlando del buio. La totale assenza di luce, condivisa da tutti i non vedenti, non è più ciò che terrorizza, imprigiona e nasconde; al buio si può ascoltare, toccare, parlare, assaporare. Al buio, dove l’unico punto di riferimento è la nostra intelligenza emotiva, ci si muove tra timore, ansia, curiosità ed adrenalina, in una nuova e sconosciuta dimensione di totale leggerezza e libertà.
Queste e sicuramente molte altre, sono le emozioni vissute da chi ha partecipato a “Dialogo nel buio”, un’iniziativa promossa e realizzata dall’Istituto dei ciechi di Milano. Un dialogo che già da 23 anni, insegna ai coraggiosi avventori che non occorre vedere per guardare lontano, che non occorre vedere per affidarsi ad una guida, non vedente, che ci accompagna alla scoperta di un affascinante mondo sommerso alla luce e a noi stessi.
“Dialogo nel buio” si presenta come esperienza singola o collettiva, coinvolgendo privati e aziende attraverso dei workshop appositamente progettati. Al management delle aziende, il buio è proposto prima come difficoltà da superare, poi come l’occasione per cambiare prospettiva nella risoluzione del problema. In questo “Dialogo” si fa leva sulla sinergia di gruppo, sulla gestione delle emozioni, sulla capacità di orientarsi attraverso nuovi punti di riferimento. È un percorso da cui si esce cambiati, in cui il dialogo dà luogo ad una radicale trasformazione: dalla paura dell’irrazionale si passa alla consapevolezza del proprio potenziale, e il buio, luogo dei castighi dell’infanzia, diventa luogo di scoperta e rinascita dell’uomo di oggi.
Dopo aver letto questo articolo, non pensare che un’iniziativa del genere potrebbe attecchire facilmente ovunque! Valuta bene tutti gli aspetti visti nel business plan, dal bacino di utenza, ai costi, alle modalità e agli strumenti per fare business. Mi raccomando!!!
