Esempi di imprese innovative che stanno cambiando il nostro modo di viaggiare e non solo
Chi non ha mai sognato di soggiornare in un hotel di lusso a prezzi stracciati? Se il classico motore di ricerca non vi basta, provate con Bidtotrip, un nuovo sito che consente ai viaggiatori di comprare all’asta soggiorni in hotel 4-5 stelle a basso costo. L’idea, come spesso accade, è nata da un’esperienza personale di Sara, ideatrice della piattaforma, durante un viaggio all’estero: tante offerte low cost, ma nessuna che permettesse un soggiorno di un certo livello, eppure, secondo una ricerca, ogni anno oltre un milione di posti letto in hotel di lusso resta invenduto per il prezzo proibitivo. Perché, allora, non metterli all’asta?
Il funzionamento di Bidtotrip è semplice: basta iscriversi alla community e scegliere una destinazione tra le strutture di lusso selezionate nelle località più belle del mondo tra Golf Club, Resort, Relais e Residenze d’epoca ed acquistando un pacchetto-base di crediti di massimo tre euro è possibile partecipare all’asta preferita e puntare sperando in un po’ di fortuna. Il meccanismo con prezzo di partenza zero permette di risparmiare fino al 95% rispetto alle tariffe ordinarie. E se non si vince, comunque è possibile ottenere alcuni benefit, come sconti su biglietti aerei oppure offerte personalizzate nella struttura prescelta.
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L’ “ebay dei viaggi”, come è stato definito Bidtotrip, ha il volto di tre ragazzi poco più che trentenni di Cesena, l’imprenditrice Sara Brunelli, la docente di informatica Chiara Fusaroli e l’avvocato Augusto Grandi, questa estate approdati nella Silicon Valley come startup selezionata dal programma “Connect 2015” dell’acceleratore di startup Blackbox, che ha messo in comunicazione le migliori startup del momento con imprenditori, docenti, esperti di digital-market ed investitori internazionali.
Il successo di Bidtotrip continua anche nel vecchio continente, grazie all’incontro con l’incubatore italiano iStarter, che offre consulenza alle imprese innovative, e ad una campagna di equity crowfunding che ha permesso alla startup romagnola di raccogliere oltre 140mila sterline, che permetteranno a Bidtotrip di crescere ed allargare il team, alla conquista di nuovi utenti e nuove mete di lusso, naturalmente low cost!
E, sempre per coniugare vacanze low cost con soggiorni di lusso è nata Day Break Hotels, startup lanciata dall’avvocato genovese Simon Botto, per regalare agli utenti una giornata (dalle 10 alle 18) in hotel prestigiosi, sfruttando i “tempi morti” nell’utilizzo delle strutture e consentendo, inoltre, di prenotare singoli servizi, come spa, piscina, aperitivo, ristorante, sala riunioni, con un risparmio fino al 70% rispetto alla tradizionale prenotazione.
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In collaborazione con gli sviluppatori Lorenzo Stabile e Flavio Del Greco e con l’imprenditore esperto nel settore turistico Michele Spadone, Day Break Hotels è partita con un budget di 100mila euro finanziato con un bando della Regione Lazio, cresce del 25% ogni mese, con hotel affiliati in oltre 450 comuni italiani ed è pronta al salto oltreconfine, per raggiungere i mercati europei ed internazionali.
Il pubblico a cui si rivolge è molto variegato, va da uomini e donne d’affari in cerca di un posto per organizzare riunioni o magari rilassarsi tra un incontro di lavoro e l’altro, a turisti in cerca di un luogo confortevole dove sostare in attesa della ripartenza, alle squadre sportive in trasferta e, dite la verità, ci state facendo un pensierino anche voi che ci leggete?
E, vista la grande varietà dell’offerta nel settore turistico alberghiero, potrebbe essere utile un’analisi approfondita dei dati che riguardano il settore, per capire cosa cercano gli utenti e migliorare i servizi offerti. A questo ci pensa Travel Appeal, startup incubata in H-FARM a Roncade (Treviso), che analizza i cosiddetti “Big Data”, ovvero raccolte di dati di notevole estensione e diversità di tipologia, tali da richiedere l’utilizzo di particolari tecnologie analitiche per essere esaminate.
Lo scopo di Travel Appeal, come spiega il suo ideatore Mirko Lalli, è di approfondire le conoscenze sul settore turistico, raccogliendo informazioni circa le percezioni dei clienti sulle destinazioni scelte, le strutture che li ospitano e i servizi offerti, per capire cosa funziona meglio e cosa, invece, andrebbe migliorato per offrire servizi sempre più competitivi. Travel Appeal funziona grazie al TAI (Travel Appeal Index), un algoritmo che raccoglie i Big Data relativi al settore alberghiero e turistico, analizzando le informazioni presenti sul web e vendendole alle strutture ricettive interessate, per offrire loro un quadro completo della loro reputazione tra i clienti che gli consenta di comprendere punti di forza e di debolezza della loro offerta.
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Insomma Travel Appeal funziona come un vero e proprio consulente del turismo ed ha recentemente attirato l’attenzione del gruppo Unicredit, che dapprima ha investito 100mila euro nell’ambito del programma di accelerazione Start Lab, entrando nel capitale della startup, e sta persino pensando di vendere il prodotto attraverso la propria rete di agenzie sul territorio italiano, utilizzando addirittura il Travel Appeal Index Score (punteggio assegnato alle strutture in base alla loro digital reputation), come ulteriore parametro di valutazione del merito di credito.
E dopo questa carrellata di startup geniali sul settore turismo, siete pronti a prenotare il prossimo viaggio?